Escursione fotografica nel Parco Naturale dell’Aveto presso la Foresta delle Lame (Santo Stefano d’Aveto), foresta demaniale di rilevante prestigio naturalistico e sede dell’omonimo lago.
Per raggiungere Il Lago delle Lame occorre recarsi nella località di Rezzoaglio, poi a un bivio bisogna seguire le indicazioni per Santo Stefano d’Aveto, dopodiché basta svoltare al cartello che segnala il Lago delle Lame e dopo circa un quarto d’ora si è sul posto.
La zona dell’Alta Val d’Aveto mostra evidenti tracce dell’attività dei ghiacciai esistenti all’epoca dell’ultima glaciazione (15-10.000 anni fa). Ghiacciai che hanno lasciato sul territorio segni evidenti ancora oggi, come depositi di detriti morenici, rocce erratiche e conche lacustri dove sono ancora rinvenibili microclimi locali altrimenti inspiegabili.

Circa 20 000 anni fa un ghiacciaio scendeva dal versante nord-ovest del Monte Aiona. Scivolando sul pendio formò una serie di conche, che dopo si riempirono d’acqua formando dei piccoli laghetti, grazie all’impermeabilità del terreno ed agli sbarramenti morenici, originando ambienti del tutto peculiari, ricchi di piante rare, anfibi ed insetti.
Di questo gruppo di laghetti il Lago delle Lame è quello che si trova alla quota più bassa. Da ricordare anche il Lago degli Abeti che deve il nome alla presenza di numerosi tronchi fossili di Abete Bianco adagiati sul fondo.

Dal Lago delle Lame (1060) si imbocca la strada sterrata (segnavia PNO) che guadagna rapidamente quota nella Foresta Demaniale delle Lame. Dopo essere passati vicino al piccolo Lago delle Asperelle (1272), si costeggia la recinzione del Lago degli Abeti (Riserva Naturale Integrale delle Agoraie).

Al termine della recinzione si prende la diramazione di sinistra della strada (segnavia PNX) che termina presso un capanno in legno del Parco (1387). Qui si imbocca a sinistra un sentiero (segnavia PNX e A2) che procede lungo le pendici nord del Monte degli Abeti. Ad un successivo bivio (1415) si svolta a destra (segnavia A3) e si sale fino a sbucare sul crinale di spartiacque poco ad ovest del Passo Prè de Lame (1537). Dal passo, percorrendo l’Alta Via dei Monti Liguri, si perviene all’altopiano dell’Aiona. Infine si raggiunge la cima del Monte Aiona (1701).
L’atmosfera che regna in questi luoghi è veramente unica. Almeno una volta all’anno mi immergo nella Foresta delle Lame con la mia Nikon provando sensazioni uniche e trovando peraltro sulla mia strada poche, pochissime persone. Non capisco davvero come un luogo così bello e suggestivo sia così poco frequentato.