Ciao! Eccomi qui oggi per un’altra recensione di una lente di casa Nikon, più precisamente ti parlerò del Nikon AF-S 16-35mm f/4 G ED VR, obiettivo grandangolare per full frame e DX prodotto dal 2010 e che su internet puoi trovare al di sotto dei 1000 euro.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Lo schema ottico di questo obiettivo è formato da 17 elementi in 12 gruppi con una lente in vetro ED per una nitidezza superiore e minori aberrazioni cromatiche e una lente Nano Crystal, un rivestimento speciale che riduce i riflessi interni all’obiettivo, assicurando immagini nitide e contrastate.
L’obiettivo misura 83mm x 125mm e pesa 650 g e si tiene molto bene in mano. La distanza minima di messa a fuoco è di 28 cm, molto ridotta e questo va a suo vantaggio soprattutto se sei solito scattare i cosiddetti ambientoni naturalistici.
L’obiettivo consente di montare i filtri e questo è un fattore da non sottovalutare, se pensi che per esempio il 14-24mm sempre di casa nikon ha anch’esso questa possibilità, ma per poterlo fare devi ipotecare la casa e andare a vivere sotto a un ponte.
DESCRIZIONE
Questo obiettivo è indicato per la fotografia paesaggistica, per cui il VR non è fondamentale, ma mettiamo caso che stiamo usando la lente alla focale massima (35mm), ecco che forse potrebbe tornarci utile. Per cui vediamo qualche scatto a 35mm a partire da 1/30 di secondo
passiamo poi a 1/20 di secondo
1/10 di secondo
1/5 di secondo
1/3 di secondo
e notiamo che il VR si comporta molto bene. Qui poi ho voluto esagerare arrivando fino a 1 secondo.
La messa a fuoco si avvale dell’Internal Focusing, che prevede il solo spostamento di un gruppo di lenti interne all’obiettivo e ciò permette di non modificare il bilanciamento dell’ottica durante la messa a fuoco.
Purtroppo una cosa che ho notato e che ho letto esser presente praticamente su tutti gli esemplari è un fastidioso gioco della ghiera della messa a fuoco che giunta a fine corsa gira a vuoto per qualche millimetro.
NITIDEZZA
Passiamo alla nitidezza e vediamo come si comporta questa lente alla focale minima di 16mm con ingrandimenti al 100%. Devo dire che la nitidezza è davvero ottima fin dall’apertura massima di f/4
e inizia a decadere solo dopo f/16 per effetto della diffrazione
fino poi a f/22.
Stesso discorso per quanto riguarda la focale massima di 35mm. Abbiamo una buona nitidezza fin dall’apertura massima di f/4
fino a f/16.
Ai bordi invece andiamo come prevedibile a perdere nitidezza sia per quanto riguarda la focale minima che la focale massima.
DISTORSIONE E VIGNETTATURA
Per quanto riguarda la vignettatura la troviamo presente a f/4
ma basta diaframmare e comincia a sparire
comunque essendo correggibile in postproduzione molto velocemente non lo ritengo un problema così grande. Per quanto riguarda invece la distorsione è presente a 16mm ma del resto stiamo parlando di un grandangolo per cui è normale.
Il problema (se così vogliamo chiamarlo) diminuisce poi naturalmente con l’aumentare della focale (qui sotto f/6.3).
CONCLUSIONI
Quindi cosa dire per concludere, il grande pregio di questa lente è la nitidezza, ottima al centro fin da f/4 sia a 16mm che tutto sommato anche a 35mm, cala solamente verso f/22 ed è come prevedibile inferiore ai bordi. Altro punto di forza di questa lente, vista la focale, è la versatilità. Non dimentichiamo inoltre che vi si possono montare sopra i filtri.
Come difetti non mi sento di citare distorsione e vignettatura perchè ormai sono correggibili velocemente in post-produzione e nemmeno mi sentirei di bollarli come difetti. L’unico contro che devo segnalare è il gioco della ghiera della messa a fuoco manuale che come detto a fine corsa gira a vuoto per qualche millimetro.
Nel complesso questa lente è davvero ottima e se ami la fotografia di paesaggio penso che tu debba quantomeno valutarne l’acquisto. Spero che questa recensione possa esserti stata utile!
A me non resta altro che darti appuntamento ai prossimi articoli e ti ricordo che puoi trovarmi sia su Facebook che su Youtube!