Prosegue il viaggio sulle Dolomiti. Dopo aver visitato le Cinque Torri ecco la tappa successiva, il Monte Piana (2.324 metri), situato vicino all’abitato di Misurina e sulla cui sommità passa il confine tra Veneto e Trentino Alto Adige e che coincide con la frontiera che nel 1753 separava la Repubblica di Venezia dall‘Impero austriaco.

Il Monte Piana si trova all’interno del Parco Naturale Tre Cime tra le Tre Cime di Lavaredo e il lago di Misurina. Il monte fu teatro durante la prima guerra mondiale di uno scontro durato oltre due anni tra l’esercito italiano e l’esercito austro-ungarico. Oggi è un museo all’aperto dove è possibile visitare il vecchio campo di battaglia che si estende in tutta la sua sommità. Questo è stato in parte recuperato grazie al lavoro di alcune associazioni di volontari, che ogni anno si riuniscono le prime due settimane di agosto per ripulire e tenere in ordine il museo all’aperto.

Questa cima non presenta le caratteristiche tipiche delle montagne dolomitiche che la circondano. La sommità è pianeggiante e presenta due piccole cime, una a sud denominata Monte Piana ed una a nord denominata Monte Piano, che durante la Grande Guerra era occupata dagli austriaci.
Dalla sommità la vista spazia a 360 gradi sulle montagne circostanti e regala un colpo d’occhio unico, che non dimenticherò mai. Vedere al tramonto tutte le montagne intorno a me tingersi di rosso è stato indimenticabile. La sensazione era davvero quella di trovarsi in un posto magico, fuori dal tempo.
Abbiamo inoltre azzardato a dormire in tenda sulla cima e il freddo si è fatto sentire, nonostante fosse l’11 agosto, la notte di San Lorenzo. E non vuoi uscire dalla tenda in piena notte a fotografare la via Lattea? Purtroppo non posso restituire l’immagine che avevo davanti agli occhi, un cielo stellato nel quale saettavano qua e là senza sosta le stelle cadenti, una dietro l’altra. Semplicemente indimenticabile.
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